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Good times: è tempo per cambiare rotta

Il progetto mira alla creazione di un modello welfare che metta al centro l’unicità dei ragazzi, considerando le condotte devianti come parte integrante della loro crescita personale, nella volontà di “restituire” loro l’opportunità di ritrovare o ricreare una propria dimensione, con attenzione specifica alle peculiarità delle diverse comunità di appartenenza e delle diverse storie familiari. 

Le panchine educative – 2017

Il 27 settembre 2017 si è svolta l’inaugurazione delle “panchine educative” restaurate da Minori autori di reato. Tale iniziativa ha segnato la conclusione della fase sperimentale del progetto Mef. Il lavoro di pulitura e di restauro delle panchine è durato circa sei mesi, durante i quali dodici giovani italiani e stranieri dai 17 ai 22 anni, che hanno compiuto reati di droga e furti, si sono impegnati con costanza e responsabilità nella riparazione non solo delle panchine, ma anche metaforicamente del loro passato.

Il progetto MEF – 2016

Nel 2016 è nato il progetto “Mef”, ideato dalle associazioni APAB e Aleteia e realizzato con il determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il progetto prevede l’impiego di una metodologia integrata di mediazione, riparazione e formazione di soggetti …

Dai pannolini ai banchi di scuola – Progetto FEIS – 2015

Tramite il progetto “FEIS”, realizzato da APAB in partnership con la società “Ecoplan” finanziato dall’ Ufficio Servizio Sociale Minorenni della Toscana, i ragazzi hanno portato avanti un’attività del tutto innovativa a favore della cittadinanza. Un’esperienza costruttiva e riparatoria, in linea con la “nuova idea di giustizia”, che trasforma la pena in costruzione di una nuova consapevolezza di appartenere alla Comunità.

Il giardino verticale “mangia smog” alla Stazione Leopolda – Progetto Inthree – 2014

Nel 2014 con il progetto “IN THREE” nato da una collaborazione fra APAB, l’Ufficio Servizio Sociale Minorenni della Toscana di Firenze, e l’Assessorato all’Ambiente del comune di Firenze il lavoro dei ragazzi dell’Ufficio Servizio Sociale Minorenni della Toscana ha prodotto un risultato sorprendente: il primo giardino verticale su una parete della stazione lunga più di venti metri.